lunedì 12 dicembre 2011

L' AGORAFOBIA : CHE COS'È E COME SI CURA

E' una delle forme più diffuse di fobia associate al panico: è caratterizzata dalla paura di rimanere da soli o di allontanarsi da soli da posti considerati sicuri.


E' una delle forme più diffuse di fobia associate al panico: è caratterizzata dalla paura di rimanere da soli o di allontanarsi da soli da posti considerati sicuri.

 A lungo andare la lista dei luoghi potenzialmente a rischio aumenta a tal punto da costringere il soggetto ad una vita di limitazioni per evitare l'attacco di panico e/o la ricerca continua di qualcuno che sia disposto ad accompagnarlo ovunque. 
Quando poi si arriva al punto di non considerare ferma, quindi sicura, la terra che si ha sotto i piedi, non c'è sostegno morale che possa dare conforto o luogo dove pensare di non provare questa sensazione.
E' in questa fase che tendenzialmente ci si rivolge al medico di base che ci invia dallo psichiatra e che..... ci prescrive il FARMACO.
Allora carichi di aspettative si va in farmacia, si acquista la confezione, si assume la pastiglia e via...ci si sente subito meglio!!!
E poi?
E poi a distanza di tempo ci si rivolge allo psicologo perchè la sensazione di avere paura della paura non è svanita e soprattutto perchè essere riuscito ad andare in un posto "intontito" dal farmaco non significa esserci andato!!
L'atteggiamento che di solito ha il paziente in prima seduta è di totale scetticismo (quasi a dire "se non hanno funzionato i farmaci....") e rassegnazione anche perchè nel frattempo tutta la sua vita lavorativa, sociale e familiare si è incrinata.

Con la psicoterapia breve strategica il primo punto che si tende a sottolineare è l'inutilità di continuare ad utilizzare pseudo soluzioni finora messe in pratica dal paziente, evidentemente inefficaci, per sostituirle con nuove soluzioni prescritte sottoforma di compiti.

L'agorafobia proprio per la frequenza con cui si presenta è stata oggetto di numerose ricerche che hanno portato, negli anni, ad una serie di protocolli EFFICACI da utilizzare per la sua risoluzione. 

Dott.ssa Elisa De Marchi

ATTACCHI DI PANICO: COME FUNZIONANO?